Dopo che vi siete attardati tra Federazioni ed Officine. Appena vi destate dal torpore dello sterile confronto su nomi e simboli. Quando avete deciso i vostri organigrammi. E sciolto i nodi delle antipatie e delle rivalità…
Potreste dar vita ad un’intensa campagna mediatica che finalmente parli chiaro sull’Europa???
Che racconti come l’Unione Europea sia dominata da logiche mercantili e monetarie che privano gli Stati nazionali della propria sovranità, soprattutto economica e monetaria…
Che rivendichi il diritto a ridiscutere i trattati…
Che spieghi al popolo cosa sono i meccanismi di controllo economico che condizionano il nostro futuro come un cappio al collo: Fiscal Compact e Meccanismo Europeo di Stabilità (MES)…
Che mortifichi il tabù dell’uscita dall’Unione e/o dall’Euro…
Che abbia come obiettivo etico l’affrancamento del Vecchio Continente dallo strapotere dei burocrati, dei banchieri e degli speculatori…
Che cosa brutta avere ragione, ed anche inutile… 🙂
L’unico grande progetto portato avanti e’ stato l’unione economica e monetaria, ed e’ stato e sara’ ancora un colossale fallimento. Questi accordi multilaterali tra Nazioni, che chiamano ” Europa” , generano un sistema senza anima,ne’ identita’. L’unione dei popoli e’ tutt’altra cosa : essa puo’ nascere solo da una forte tensione ideale. Questa Europa e’ da dimenticare. Forse nuove generazioni con forti e comuni ideali sapranno costruire una giusta Comunita’ di popoli europei.
Qualche tempo fà, in una libreria, mi sono imbattuto in due opere commemorative una del trattato di Roma del 1957 e la seconda del trattato di Maastricht…….. che sconforto scoprire la totale scomparsa di figure di politica italiana degne (sulla prima campeggiava de Gasperi) e forse, con loro, anche dell’idea profondamente sociale dell’Europa….
[…] Matteo Salvini, alla guida della Lega, al grido di «Patrioti di tutta Europa unitevi!», lancia la sua battaglia «contro l’euro e l’omologazione mondialista» ed annuncia il progetto di una federazione continentale col Front National di Marine Le Pen. Intanto, come in un film dell’orrore, sul versante destro della politica nazionale sono ancora caparbiamente impegnati in una rissa eterna su nomi e simboli, caratterizzata da dispetti, offese, veti incrociati e doppie tessere. Tanto strategici che alcuni, timorosi della promiscuità, stanno valutando se avviare il dialogo con gli ‘euroscettici’ europei; altri, invece, ipotizzano di chiedere l’euro-tessera berlusconiana, con annessa quella del Ppe; mentre le ‘estreme dure-e-pure’ sono sull’orlo di una crisi isterica, divisi senza tregua tra filonazionalisti ucraini e filoputiniani. Eppure, era novembre quando lanciai un monito: cfr. “Europa: avviso ai contendenti”… […]