Sin dal suo annuncio, lo spregiudicato progetto di bipartitismo concordato (recentemente proprio il Cavaliere, intervistato su Sky TG24, ha candidamente ammesso di aver condiviso l’idea proprio con Walter…) ha generato più di un sospetto. Non convinceva l’ipotesi di rendermi complice della nascita di uno scenario americaneggiante nel quale i due ‘partiti contenitore’ potessero conquistare oltre l’80% dei voti, arrivando ad un controllo assoluto del potere politico (e non solo..), saldamente consegnato nelle mani dei due leader e dei pochi fedelissimi sodali. Una vera oligarchia.
Al momento della composizione delle liste se ne sono viste delle belle. Nel ‘contenitore PD’ si trova l’operaio da 1.000 euro mensili (Boccuzzi) ed il capitalista milionario (Colaninno), la cattolica dotata di cilicio (Binetti) e la lesbica sponsor delle coppie gay (Concia), il sindacalista (Nerozzi) e l’economista nemico dell’articolo 18 (Ichino), il generale che non vuole omosessuali nell’esercito (Del Vecchio) ed il firmatario del patto elettorale con l’Arcigay (Scalfarotto). Nel ‘contenitore PdL’, il camerata non pentito (Ciarrapico) e l’antifascista intransigente (Nirenstein), la nipote del Duce (Floriani) e chi, a suo dire, verso il suo cognome da signorina aveva pregiudizi (Fini), un sostenitore per due anni del governo Prodi (Dini) ed il duo che ha brindato alla sua caduta con champagne e mortadella (Gramazio-Strano), il generale della Finanza (Speciale) ed un condannato per bancarotta fraudolenta (Cantoni), il produttore di film porno (Verde) e la portavoce del ‘’family day’ (Roccella).
Poi, al momento di esporre i programmi sono fioccate le stucchevoli accuse di plagio. Ancora oggi nei dibattiti e negli editoriali i notisti politici continuano a chiedere ed a chiedersi quali siano le differenze, senza essere riusciti ancora a dipanare la matassa ingarbugliata.
Quindi, il coro a due voci ha eseguito prima il motivo del ‘voto utile’, invitando gli elettori a votare per sé o per l’altro, poi quello del ‘voto disgiunto’, secondo un copione apparso ben scritto. Non è mancata la gara a chi la spara più grossa: “io voglio l’alzabandiera a scuola” ed “io l’inno nazionale ogni mattina”, “io ho le donne più brave e preparate” ed “io ho le più belle”, “io abolisco l’Ici” ed “io assicuro gratis le casalinghe”.
Considerando il numero elevato di elettori pensionati, a breve arriverà la promessa choc: “dentiera gratis per tutti”.
Dulcis in fundo, finalmente un po’ di scontro, anche se con qualche ritornello demodé: “tu comunista” e “tu antidemocratico”.
Era difficile prevedere che la cosiddetta ‘semplificazione‘ del quadro politico avrebbe portato ad abbattere maldestramente differenze, identità, storie culturali e politiche nazionali? Era impossibile immaginare che il futuro, considerate le premesse, profumasse di grande accordo, di larghe intese, di inciucio, di ammucchiata?
Quasi terminata la campagna elettorale, i sospetti sono ormai consolidati, portando ad una ferrea convinzione: non si tratta di due ‘partiti contenitore’, bensì di due ‘partiti cassonetto’, pronti a tutto pur di accaparrarsi quel voto in più che gli potrebbe consentire di vincere e di occupare.
Diventa necessario dare un segnale forte e ce n’è per tutti i gusti. Chi avesse tendenze sinistrose può individuare in Fausto la sua salvezza, per i dirimpettai destrorsi Daniela c’è. Se proprio gli estremi vi infastidiscono, tappatevi il naso (Montanelli docet) e cercate nella scheda Pierferdinando. Non sottovalutate la vostra azione: ‘accidere ex una scintilla incendia passim’.
Faber
Sottoscrivo ogni parola. Aggiungo che vorrei vedere milioni di firma accumularsi sui fogli per riavere almeno quella parvenza di democrazia che erano le preferenze!! La possibilità di votare un nome ridarebbe un senso al concetto di “rappresentatività”, che ormai è del tutto svuotato (a mero titolo di esempio: la lista del Veneto 2 del PDL per quanto concerne AN contiene solo romani, siciliani e umbri nelle posizioni sicure o possibili…).
Comunque votare fuori dai contenitori-cassonetti è necessario per porre fine a questo disegno di appiattimento sul nulla che avanza!
Questo post ci fa riflettere su quanto la spazzatura (non solo metaforicamente parlando) abbia invaso la nostra politica….a proposito di chi la spara più grossa, Berlusconi promette di stabilirsi a Napoli 3 giorni a settimana una volta che sarà premier!!
Riflettiamo prima di andare a votare, credo che per la prima volta (almeno da quando io ho iniziato a votare) ci sia data una VERA chance di decidere realmente sulle sorti politiche del nostro paese e di dare un segno (leggi batosta) ai politicanti che ci hanno governato finora.
Senza volerlo Berlusconi e Veltroni ci stanno porgendo il fianco….direi che è l’ora che l’Italia si riprenda ciò che le è stato tolto, per non dover continuare a tapparsi il naso davanti ai soliti cassonetti!!
Sottoscrivo tutto anche perchè sono anni che diciamo quello che hai scritto tu.
Chi domenica e lunedì voterà quei signori avallerà la monnezza puzzolente di cui lo schieramento veltrusconiano è portatore.
Bruno
Fiamma Tricolore Bergamo
condivido pienamente, credo che ciò che accade con la Politica poco o niente ha a che spartire una cosa seria, ho iniziato a fare poitica nel 1961 ne ho visto di tutti i colori anche i tragici anni di piombo. Ma la situazione attuale suscita conati di vomito. Anni fa in un momento difficile del mio partito dissi ad un amico che eravamo nella m…. e dovevamo stare attenti perchè aprendo la bocca avremo corso il rischio di mangiarla. Mi pare che la situazone della nostra Patria sia simile. Che fare? Ribellarsi e cercare di riportare la passione e le idee vere in primo piano.
A propositi impediamo la diaspora di Azione Giovani e ridiamo ai giovani la voglia di ribellione. Basta!!!!!!!!!!!!
La realtà purtroppo e’ anche piu’ triste dei due megapartiti cassonetto. Quello che faber scrive e’ verissimo ma negli Usa e’ ormai la normalita’ da anni. I repubblicani ad esempio candidano l’ex KKK in Georgia, il nero a New York e cosi’ via. Ovviamente c’e’ una dazio pesantissimo che questo sistema porta a pagare: l’astensionismo. Dato che non capisco chi tra il liberal e il sociale dettera’ le regole nello schieramento del centrodestra (per esperienza direi senza dubbio il primo) io uomo della strada preferisco non votare. Se aggiungiamo il fatto che tu vertice di partito maledettamente antidemocratico mi imponi uno che votava Craxi negli anni della Milano da bere e che di mestiere fa l’attore allora siamo proprio alla frutta e forse all’ammazza caffe’.
Faber, piuttosto che la Democrazia Cristiana di nuovo egemone, o delle frange estreme al potere, chiunque vorrebbe una semplificazione dell’arco costituzionale in 2 partiti più qualche frangia insignificante qui e là.
Il bipartitismo è la giusta direzione da prendere. E finalmente, dopo anni, ci siamo incamminati anche noi in questa direzione.
Il resto è solo fumo negli occhi. Una vera democrazia non è fatta di 74 micropartiti, con sfumature impercettibili a distinguerli.
Buona giornata.
Luca.
Faber, puoi essere critico quanto vuoi sul bipolarismo italiano, ma lascia perdere l’America, perchè quella è democrazia vera e lì non esiste nessun leader assoluto.
Caro Faber, per una volta concordo con Luca e OW. Siamo un paese che va male anche perché da troppo tempo nessuno decide niente a causa dei veti reciproci. Semplificare vuol dire cambiare finalmente. E quanto all’astensione non credo crescerà di molto, vista la passione politica degli italiani.
L’astensione sarà sicuramente più forte del previsto. A parte questo, non condivido granché.
Votate i vari Fausto, Casini e Daniela.
Vi ritroverete un governo di coalizione Berlusconi – Veltroni.
Io ve lo dico adesso. Poi, quando festeggerete perché nessuno dei due avrà la piena maggioranza e sarà costretto: o a scendere a patti con una valanga di partitini, oppure a patteggiare soltanto con uno.
A quel punto cosa credete che succederà?
Certo a meno che il partito maggioritario non sia il PD, nel qual caso, si allea di nuovo con Bertinotti e ci fa rivedere il governo Frodi.
Dopo, non dite che non ve l’avevo detto.
Caro Luca, una vera democrazia rappresentativa è proporzionale, senza soglie di sbarramento e con collegio unico nazionale. Dici che ci sono troppi partiti. Ma, pace all’anima di tutti i “democratici”, le sfumature esistono e vanno garantite proprio perché siamo uomini e non macchine, perché non siamo tutti uguali. Non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo votare esclusivamente per due partiti cassonetto. E, soprattutto, “agli italiani” non gliene può fregare di meno del bipartitismo. Il fatto è che chi ci governa è un’oligarchia ben ancorata al potere e l’ancoraggio al potere si chiama legge elettorale, si chiama televisione, si chiama finanziamento pubblico, ecc. Oggi si chiama anche bipartitismo.
Questa tendenza porta all’americanizzazione della democrazia che ci spacciano come Modello perfetto a cui tutti devono tendere. Ma è perfetto e democratico un modello nel quale la metà degli elettori non va a votare perché non si sente rappresentato e sa che nulla può fare per cambiare? “No, you can’t”! E’ perfetto e democratico un sistema che permette di vincere le elezioni col consenso del 25% dei cittadini?
Nel sistema che tanto osanni (e che rappresenta limpidamente la democrazia oligarchica alla quale tendiamo) il voto non costituisce più l’espressione di opinione ma la mera legittimazione a governare, per il semplice fatto che non possiamo scegliere se non fra due non-alternative. E quando la legittimazione può essere data solo a due cassonetti, capisci bene che qualcosa non va.
CONTINUA…
…CONTINUA
Per concludere, mi chiedo: non è che questo bipartitismo è solo un modo per governare un popolo che da quelli non vuole più essere governato? Personalmente credo di sì e a scrutinio terminato sarò curioso di controllare i dati e vedere quanti elettori saranno stati privati di rappresentanza parlamentare. Sarà un gioco divertente.
Qualcuno potrà opporre che serve govenabilità. Ricordo, a chi eventualmente vorrà replicare, che la caratteristica della democrazia dovrebbe essere la rappresentanza e non la governabilità. Ma in democrazia, pace all’anima dei “democratici”, sono due cose che non vanno d’accordo. Però, se non avessimo la memoria corta dovremmo ricordarci che in Italia c’è stato un Governo che è durato a lungo, quasi vent’anni senza crisi, inciuci e ribaltoni. E non si può certo dire che non avesse il consenso. O che fosse democratico.
“La democrazia è un sistema per costringere il popolo a opprimersi da solo”.
Ti dico cosa vedo nel futuro:
Il PD verrà sconfitto, e neppure di stretta misura.
Veltroni,verrà attaccato e defenestrato da Massimino D’Alema, che già si lamenta a campagna in corso (?) per come è stata gestita la campagna elettorale.Che già gli ha remato contro in piena campagna.E che sta già affilando i coltelli.
D’ulemah non ci sta a fare il comprimario.Insime a D’ulemah si accoderà Bersani ( al quale Veltroni aveva posto un veto alle primarie, e quindi si vorrà vendicare )e a Bersani e D’ulemah si accoderà la Bindi e Fassino, che ovviamente non ci sta a essere sottoutilizzato quando s’è speso , per il PD, ANZI, S’è , IN TERMINI POLITICI, SUICIDATO.
La vedo grama per Veltroni.Ha pestato troppi calli, per perseguire un progetto.Mi ricorda Achille Ochetto, altro idealista ( e brava persona ) fottuto in primis da D’ulemah e dalla nomenklatura del PDS.
Berlusconi ringalluzzito, tornerà amico di Casini , e farà un governo da solo con l’UDC e “La destra” PER AVERE I NUMERI AL SENATO.
Ovviamente SA e il PD si riavvicineranno.E avanti così,si tornerà alla logica del muro contro muro, e il paese continuerà a declinare.
Nel frattempo monterà l’antipolitica…e cosa succederà poi lo vedremo.
Peccato però, perchè io , ho creduto che Veltroni avrebbe potuto fare molto per il paese.Gli è mancato il coraggio di rischiare il tutto per tutto e andare veramente da solo.
O forse lui il coraggio, l’aveva, ma non è davvero “padrone” del partito.D’ulemah conta troppo.
Se avesse fatto dimettere Bassolino,se avesse candidato Lumia senza farsi pregare,se non avesse imbarcato i radicali, IO L’AVREI VOTATO.
Non credo che sarei stato l’unico che avrebbe optato per un idea di rinnovamento,passando sopra a molte cose,votando lo schieramento avversario.
Abbiamo perso un altra occasione.
http://www.caffenero.ilcannocchiale.it
Concordo pienamente con te! il cuore direbbe di votare tutto tranne Pd e PdL. Se avessi la certezza che Veltroni perda potrei anche votare al di fuori dei due contenitori. Questa sicurezza purtroppo non ce l’ho!
Vedo che non sono il solo a pensarla in questo modo.
ma chi voterebe seriamente “il partito con la bava alla bocca” (cit. Santachè).
Questa campanga elettorale è stata deprimentissima, con lo squallore finale del nano che prometto l’abolizione del bollo auto!!!
Anche veltroni purtroppo non è stato da meno…
Non si può cambiare tutto in poche settimane… una rivoluzione che non sia sanguinosa richiede più tempo. C’è solo da apprezzare lo sforzo e il coraggio di Veltroni nell’apertura ad un sistema nuovo, bipolare. Per questo tutti gli altri discorsi, per quanto nobili, riguardano una elite, appartengono al passato italiano e conducono ad un unico risultato: dispersione dei voti = paralisi del sistema…
Mhà Faber, è la società illiquida e su di essa il 900 pesa come un macigno… oligarchie, democrazie, tirannidi… aristocrazie, quelle no, non tornano. Ma a noi che ci fotte? Mi spiace sono troppo anarchico per perdere tempo ad indignarmi.