La guerra in Ucraina avrebbe dovuto rappresentare una buona occasione per discutere di Nato e del ruolo dell’Italia nell’Alleanza Atlantica, oltre che di esercito europeo. L’adesione alla Nato, 33 anni dopo la caduta del Muro di Berlino e 31 dopo la fine del Patto di Varsavia, non può essere considerata un dogma indiscutibile, soprattutto se il prossimo Governo avrà a cuore l’interesse nazionale.
“Da tempo scontiamo gli effetti drammatici degli interventi militari della Nato nel mondo: in termini di flussi migratori incontrollati e di crescente islamizzazione e odio anti-occidentale, ma anche in termini di crisi economica e sociale e di approvvigionamenti energetici, di costose imprese militari e distrazioni delle risorse per fronteggiare gli effetti della politica interventista in tante aree del mondo”. (Marcello Veneziani – “La Verità”, 14 agosto 2022)