L’astensionismo rappresenta la vera incognita delle prossime elezioni europee. Eppure, mai come oggi, l’Europa rappresenta un problema per il popolo italiano. Eppure, mai come oggi, il Governo italiano rappresenta un semplice esecutore di troppe decisioni prese altrove.
Ciò nonostante, si moltiplicano gli appelli per l’astensione di coloro che lo considera un voto inutile. In Sardegna, addirittura, si aggiunge la protesta per le difficoltà di eleggere un parlamentare autoctono. Problema condivisibile (ma non troppo…), seppure sfido chiunque ad elencare i nomi dei deputati sardi nei 35 anni di Parlamento europeo. E sopratutto le azioni svolte a favore dell’Isola.
Non mi hanno convinto a disertare ed ho deciso di dare significato al mio diritto di cittadino consapevole ed il 25 maggio intendo esprimere un voto…
…contro questa Unione Europea, creata scientemente per essere dominata da logiche mercantili, che hanno privato gli Stati nazionali della sovranità, soprattutto economica e monetaria. Mentre qualche sciagurato vorrebbe cedere altri pezzi di sovranità, così da ridurci a sudditi in ginocchio al cospetto dei burocrati Ue;
…che contribuisca a rivendicare il diritto a ridiscutere i trattati. In primis, per quanto riguarda il Fiscal compact ed il Meccanismo europeo di stabilità (Mes), sistemi di controllo economico inventati appositamente per condizionare il futuro come un cappio al collo. Ma anche in tema di immigrazione, valori non negoziabili e tutela del made in Italy;
…affinché l’uscita dall’Ue e/o dall’euro non sia un tabù da vivere strumentalmente come una catastrofe e nella valutazione l’interesse nazionale sia prioritario;
…che solleciti l’affrancamento del Vecchio Continente dallo strapotere dei burocrati, dei banchieri e degli speculatori, restituendo sovranità ai popoli per un’Europa delle Patrie.
Quanti candidati sarebbero disposti a sottoscrivere queste motivazioni???