Nessuno si distragga e chi ha ruoli di responsabilità, anche periferici, faccia sentire la propria voce. A quattordici giorni dalla presentazione dei simboli ed a ventidue delle liste, il tempo per trovare un’intesa è veramente scarso.
Siamo al cospetto di un’occasione, come quella delle elezioni europee, difficilmente ripetibile in breve tempo: non c’è obbligo di coalizione, vige il proporzionale, contano le preferenze e le parole d’ordine della campagna elettorale potranno essere la lotta all’invasiva presenza europea tecnocratica, per l’affermazione della sovranità nazionale e monetaria. Tutto ciò benedetto non solo dal sonante risultato elettorale del Front National in Francia, ma sopratutto dall’appello di Marine Le Pen di unire le forze degli euroscettici per cantarle e suonarle come si deve a Bruxelles.
Intanto, sabato prossimo, durante il Comitato Centrale de La Destra, Francesco Storace deciderà se aderire all’appello ‘disperato‘ di Giorgia Meloni: «Se condividiamo la stessa storia, perché non possiamo condividere la stessa bandiera?». E se la bandiera non fosse necessariamente la ‘matrjoska’ di Fratelli d’Italia, il consenso potrebbe assumere esiti inimmaginabili ed a lunga gittata.
Non si può trascurare la risposta di Simone Di Stefano, alla “Lettera Aperta per il Partito della Nazione”, che ho scritto due settimane fa, dove annuncia che Casa Pound è pronta «a dialogare con chiunque abbia il coraggio di abbandonare il centrodestra definitivamente e per sempre. E con chiunque non abbia a ridire sulla nostra volontà di mantenere un filo diretto di discendenza (senza stupidi nostalgismi ovvio) con il fascismo italiano». Non mi risulta che FdI o LD abbiano intenzione di aderire al Ppe o che abbiano espresso pregiudiziali antifasciste.
Pochi giorni dopo, Roberto Fiore ha lanciato un appello più ampio, rivolto a Fratelli d’Italia: «Lascino i propri simboli e assieme a Forza Nuova… presentino una sola lista alle elezioni europee dal nome ‘No Euro’». In verità, il segretario nazionale di Forza Nuova si è rivolto anche a Lega e Movimento 5 stelle, oltre che ad indefiniti “uomini intelligenti di sinistra, di centro e di destra”, ma il dato politico nuovo è rappresentato dal suo rivolgersi anche al partito di Giorgia Meloni.
Resto fermamente convinto che per il futuro della nostra Nazione serva accantonare alcuni distinguo ed archiviare quelli che potrebbero essere considerati “peccati” (peraltro, alcuni sono stati riconosciuti e corretti…) per il supremo obiettivo di dare vita ad una forza nazionale che, almeno in questa occasione, si raduni anche a costo di qualche sacrificio incrociato. Forse, il bene dell’Italia non lo vale? Perciò, rilancio la ‘sfida di riserva’.
«Meloni, Storace, Di Stefano, Fiore,
visto che siete tanto innamorati del vostro ‘giocattolo’ da non voler prendere in considerazione la nascita di un Partito della Nazione, organizzate una Lista per la Nazione (o come preferirete chiamarla), la già citata “stessa bandiera” con contenuti di sovranità nazionale e monetaria, di lotta all’Unione Europea ed ai suoi trattati capestro. Così, voi e i vostri migliori dirigenti, vi misurerete con le preferenze e qualche nodo relativo al consenso verrà al pettine. Non ci saranno certamente nominati, ma solo eletti dal popolo!!!»
Se non l’amor patrio, forse il probabile mantenimento dello sbarramento al 4% convincerà qualcuno a non fare troppo lo schizzinoso e/o l’altezzoso?
Sono pienamente d’accordo…………. Farò girare questa lettera
Non solo è una proposta condivisibile al 100%, ma anche l’unico approccio possibile ad una occasione storica. Se non avverrà credo che la vecchia guardia avrà il diritto di mandarli TUTTI affanculo.
Già… ultima chiamata. Per dirla con Garibaldi “o si sfa l’Eurolandia o si muore”…
Se ha me, non mi viene data questa occasione di votare, un fronte comune di tutti i movimenti di destra, dico TUTTI! Sarò costretto ha votare, purtroppo, Lega.
Non si capisce peprchè ognuno voglia che abbandoni il simbolo l’altro… meglio sarebbe deporli tutti allora…e appunto scegliere un unica lista… Non mi piace chi rinnega la proria storia ..è passato… ma dal passato si attingono le idee e ci si è formati… altrimenti si è solo nuovi ibridi che possono cambiare casacca come vogliono…
Purtroppo quella bandiera fu ammainata nel gennaio 95, con questo cosa voglio dire che le “correnti” a partire da quella data sono andate a briglia sciolte e i risultati si pagano adesso.
Il problema Patrizia è proprio questo. Mi pare però che la proposta di Faber vada proprio in questa direzione. Peraltro l’unica dotata di senso.
Provassimo tutti a fare uno sforzo per guardare avanti anzichè indietro?
Una sorta di “federazione delle destre” che a sinistra spesso ha funzionato e che poi ha portato anche alla nascita di un partito “unitario” come SEL…
Ognuno sia libero di tenere la propria bandierina ma poi non giustifichi l’astensionismo con balle colossali… la gente è stufa di mille partiti uguali o di partiti antisistema… la gente vuole qualcosa che conti e per andare contro il sistema marcio bisogna entrarci nel sistema.
Letto, firmato e sottoscritto a sangue.
Signori, scusate la mia incursione. Ma voi pensate veramente che agli elettori gliene possa fregare qualcosa di sigle, marchi o federazioni comunque ricostruite? E allora, se è così, bisogna spostare l’attenzione sui contenuti. E la parola principe, che rimanda al contenuto sostanziale, è la parola sovranità. Sovranità, che ha come corollario la parola socialità. Tutte cose neglette negli ultiimi anni. La parola sovranità non la può pronunciare Grillo, perché non sa neanche dove sta di casa. E anzi, andrebbe fatta anche una campagna aggressiva contro Grillo: ma non in quanto elemento distruttore, in quanto invece espressione pura del neocapitalismo del web, che, sia detto per inciso, è la forma peggiore di neocapitalismo, sostanzialmente neoschiavista, Va dettoo chiaramente che Grillo non è un rivoluzionario, ma il peggiore reazionario che ci sia oggi in circolazione. Ragazzi, cambiate stile e linguaggio. Rompete gli schemi consolidati. E aggredite pure una Forza Italia morente e sull’orlo dell’incartapecorimento. Volete fare una cosa fica e rivoluzionaria? Scegliete come interlocutore Tsipras. E tutti resteranno con un palmo di naso. Sveglia!
Francamente Fdi dopo che è finito il congresso non è che ha dato risposte. Lei stessa stasera per chi ha seguito la 1 parte di Porta a porta ha preso le distanze dal FRONT NATIONAL, che il suo partito non può essere considerato ESTREMISTA DI DESTRA. Ci saranno dei luoghi comuni ma ha preso le distanze. Poi leggere che qualcuno vuole rientrare nell’alveo del suo partito, tempo fa questi signori si sono beccati prima del congresso, Storace e la Meloni, adesso che il primo sta cercando spazio nel partito della Meloni per farsi eleggere. Mah ho i miei dubbi.
Un fronte unito fatto oggi …non da i frutti necessari per dare voce ai contenuti della sovranità ..non da la certezza di superare i sbarramenti elettorali ….se i “pavoni” ci pensavano 5 anni fa ora si che potevamo contare su un fronte unito ..anche se non perfetto ..e trovare il simbolo nuovo che diventava faro ….troppi “PAVONI”….. troppe ripicche sterili ….troppi verticismi di antica memoria.
Concordo a pieno! il tempo dell’ideale partitico è da superare per ottenere la vittoria più magistrale, ridare la dignità al popolo e l’identità alla nostra Nazione, quindi fuori dai trattati capestri e dall’ euro-killer
Ognuno è diversamente di destra. C’è chi è razzista, chi è solidarista, chi nazionalista, chi statalista, chi liberista, chi fascista, chi nazional socialista, chi xenofobo, chi filo palestinese, chi filo israeliano, chi cattolico, chi laico, chi ama marciare mostrando muscoli e teste rasate, chi preferisce passeggiare con moglie e bambini, chi pensa che la politica si faccia allo stadio e che i nemici siano i celerini e chi pensa che gli uomini in divisa vadano sempre rispettati. Insomma mi dite cosa hanno in comune i soggetti e le sigle che si richiamano alla galassia della destra? Meloni e Storace potrebbero stare insieme di certo. Entrambi sono stati missini ed anche in Alleanza Nazionale. Ma gli altri cosa c’entrano? Io ero segretario provinciale del Fronte della Gioventù a Venezia e non ho mai avuto un buon rapporto con il Veneto Fronte skinheads. Per esempio io non sono nè razzista nè xenofobo. È detesto gli uni e gli altri. Non ho diritto di cittadinanza a destra o semplicemente non posso pensare di costruire una casa comune con chi non ama le mie regole?
CONCORDO.. è quello che tanti chiedono e auspicano da tempo… unire tutti i partiti e partitini in un grande fronte di destra.. ma ogni “capetto” deve fare un passo indietro per il bene del paese e chi meglio di una destra non dovrebbe sentire “l’amor patrio”…??!! …ci vuole coraggio e umiltà..grandi doti che purtroppo non tutti hanno …
Mi devo ripetere… possibile che nessun dirigente riesca capire che solo riunendosi in un unico simbolo e in un unico intento per il bene del nostro paese si possa costruire un soggetto forte a destra contro l’Europa dei banchieri e delle lobbi? Basta con gli interessi personali pensiamo all’Italia… Tutti uniti a destra…
Speriamo che il tuo accorato appello, possa far breccia nei cuori induriti dall’egoismo…..
In questi momenti storico-politici non possiamo permetterci egocentrismi le persone intelligenti devono unirsi per dare una risposta ai problemi comuni quando avremo raggiunto la sovranita e liberato il popolo italiano dalla miseria e dalla schiavitu bancaria ognuno potra tornare a coltivare il suo orticello ma fino ad allora dobbiamo combattere sul solito fronte come soldati alleati.
Io ho già scelto così !! (l’umico Partito che ha fatto il referendum NO EURO …che si può firmare in tutti i Comuni e Piazze d’Italia )…. Gli altri solo chiacchiere e aria fritta !! Detto da una persona nata nel Fronte della Gioventu’ poi M.S.I.
Aderisco e simpatizzo tutto ciò che è a destra
Scusate, ma ancora? Qui non servono le alleanze impossibili tra gli zero virgola che d’altronde non si sommano mai; qui serve un progetto e non solo per prendere voti (e quella sommatoria come insegna tutta la storia parlamentare del dopoguerra in altre aree, porterebbe un risultato addirittura più basso di quello di FdI) serve un progetto sul cosa fare, sul come fare e sul cosa combinare una volta presili i voti. Ed è su questo che la destra finora ha fatto fiasco. Inoltre, senza entrare nei dettagli di questo o di quello, la lista su espressa, fatte al massimo tre eccezioni, è quella di un cimitero degli elefanti, di gente che fa politica da sempre ma che la fa ormai come routine di vita perché non sa fare altro. Molti di questi sono dei parastatali della politica che non solo non contano niente ma che portano ovunque uno spirito sbagliato. Inoltre ogni volta che si sono uniti in passato è stato solo per litigare dopo un minuto e, come sempre, su niente. Per molti si dovrebbe augurare, affettuosamente, un nicciano togliersi definitivamente di mezzo. Se si è di fronte al fallimento di un intero mondo che non ha saputo cogliere in modo strategico e programmatico la caduta del Muro e che si è fatto prendere d’infilata dalla nuova era della post-democrazia informatica non è mettendo insieme con i cerotti i sopravvissuti che si trova salute. Si parte da lontano, con fondamento, con strategia e con un diverso modo di concepire tutto, Se si continua così tutti qi soggetti su esposti, tranne forse Storace, combineranno qualcosina di più separati che non uniti. Senza contare che non li unirà mai nessuno. E, ovviamente, sarà sempre per colpa degli altri…
Condivido in pieno la proposta da voi promossa. sono ormai convinto che sia l’unica alternativa per poter ottenere risultati e portare a una vittoria!
Il treno passa adesso; progetti e chiacchiere stanno a zero. Al solito militanti di base e di periferia sono avanti anni luce a capetti e intellettuali. Sono concreti e pensano che avere dei parlamentari è un punto di partenza migliore delle solite conferenze, seminari ecc.
@ Gabriele Adinolfi
Eppure, Di Stefano e Fiore in questa occasione hanno fatto un’apertura che in precedenza non si era vista. Forse, non sarà raccolta dagli altri, ma perchè negativizzare sempre tutto??? E non provare ad azzardare??? Ovviamente, ci si deve ritrovare intorno ad un progetto, che in questa occasione sarà ‘europeo’ ed ha anche l’obiettivo di essere rappresentati in Europa al fianco di altre forze ‘euroscettiche’. Post hoc ergo propter hoc!!! Peraltro non condivido che un Fronte Italiano composto da queste forze non possa diventare, nell’immaginifico degli scontenti e dei delusi, un punto di riferimento e di speranza e superare le percentuali da prefisso telefonico. Opinioni da chi non si vuole arrendere al fallimento di un intero mondo…
Tutto condivisibile ma credo che il problema da risolvere, oltre all’abbandono delle rispettive “bandiere”, sia quello della leadership!!
Secondo me è utopia
Gruppi che hanno progetti ci sono e stanno raccogliendo consensi; intorno ad esempio a Movimento base italia, che ha presentato il referendum NO EURO si sono raccolte molte sigle, non compromesse con gente di Fiuggi e che hanno programmi concreti e semplici senza ambizioni strampalate, vedi Comunità Organica di Popolo e altre. Qui sento ancora parlare di destra, io parlo solo di Fascismo, che non è nè dx nè sx, è Fascismo e basta. Adinolfi ha ragione quando dice “è un cimitero di elefanti con forse 3 eccezioni”; piu’ volte camerati ed io stesso abbiamo rivolto e diffuso stati invitando all’unità e i capi e capetti a fare un passo indietro, a scendere dai piedistalli su cui nessuno li ha messi e che, oltretutto, sono fatti di niente; ma ognuno immagina di essere immortale e depositario del verbo. Che il nostro mondo muoia pure, rinascerà, come l’Araba Fenice, dalle e sulle rovine quando avrà ritrovato la purezza delle origini e il senso della Tradizione. Preferisco evolianamente che si acceleri la rovina sperando di vedere nascere “uomini puri come cristalli”.
Se apriamo la bancarella del ‘più bravo’, del ‘più puro’, del ‘più duro’, del ‘più camerata’ ecc., la mia bacheca non basta… 😀
…tutti raggruppabili nella categoria “Se il Duce uscisse dalla tomba li prenderebbe a calci in culo”.
Come si dice uniti e’ meglio… la domanda chi fa il passo indietro… per unificare le forze… tutti vogliono essere leader del proprio orticello… questo e’ il vero problema…
Qualcuno spieghi, magari con un disegnino, ai vari ducetti che nel gioco Europee si vince qualcosa solo se si arriva al 4%. Gli altri perdono tutti, non contano un cazzo e sprecano ancora una volta un’occasione d’oro. Come nel 2006.
II problema è proprio questo tutti si sentono dei Duce!!!!
Qualcuno spieghi che vincere non significa ottenere un’inutile poltroncina ma dare un segnale che ci porti a breve a liberarci della morsa soffocante degli Euroglobalisti
Fuori dalla Ue è meglio, ma se qualcuno non ce la fa che si presenti con i prefissi telefonici, ne sarebbe fuori cmq! Unica soluzione Unione d’area sotto unica bandiera, ah scusate il Leader dov’é? I progetti, i quadri….??? Una terza via è possibile ma al momento siamo solo dei Don Chisciotte. Io non sono per natura disfattista, ma prendo coscienza di una realtà. Triste realtà. Esultiamo meno per le Vittorie altrui e pensiamo al nostro Orto pattriottico!
Scritto ieri: Marine Le Pen stravince in Francia. Ma perché i giornalisti italiani sono così superficiali? E lo sono quasi più dei leaderini destri italiani, convinti dell’effetto domino. Poracci. Destri e gironalisti italioti a rovescio.
Scritto l’altro ieri: Ho implorato più volte di andare o mandare in pensione dalla politica, i sessantenni, e oltre, come me. Niente da fare. Ho chiesto, non mettetevi in prima fila, semmai a fianco. Niente da fare. Ho fatto paragoni con Cameron, Obama… altri. Niente da fare. Ora, da un partitino nuovo, guidato da una gggiovane, apprendo che il presidente eletto per acclamazione è Ignazio La Russa.
Poi dice perché i “destri” non andranno da nessuna parte. Destra italiana a rovescio.
Serve l’unione della Destra in Italia svincolata dal centro e da Silvio Berlusconi … Serve un partito nazionalista totalitario …
Proviamo a metterla così: un conto sono i partiti piccoli o grandi che siano; con la loro vita (tendenzialmente vegetativa) i loro ducetti ecc Un altro conto sono le liste elettorali, legate anche alle norme che regolano le elezioni stesse. Allora, senza cercare impossibili (a quanto pare) unità, si faccia una lista unica; le preferenze espresse dagli elettori misureranno la forza di ognuno; liste in ordine alfabetico, così dovranno correre tutti, leader e gregari. nel segreto dell’urna tutti i voti concorrono al risultato finale.
Questa tua lettera mi è piaciuta proprio. Pur stimando tanto Fiore credo che la storia e i valori della Destra superino un semplice “NO EURO”
Quello che oggi Marien Le Pen ha ottenuto e’ frutto di una coerenza di idee che e’ costata sacrifici…. Al contrario dei nostri che hanno dissipato un patrimonio che avevamo costruito tassello su tassello, rischi immani che affrontavamo impavidi consci che facevamo il bene del nostro paese. Vengo dalla Giovane Italia; M.S.I.; FUAN nella Rossa Bologna. Ho accettato Alleanza Nazionale. Adesso ho solo Nostalgia….
Bisogna provarci fino in fondo a unire tutta l’area; se ci sono differenze, sono superabili, semplicemente organizzando ciascuno la sua sezione dove fare attivita’. E’ importante, invece, avere un simbolo e una sigla per tutti noi. Cio’ che ci unisce e’ una comune visione della vita, una concezione spirituale della vita, che si contrappone a quella materialista, tipica della sinistra e dei liberali, entrambe facce della stessa medaglia, il materialismo, appunto. Il patrimonio politico culturale ed etico della nostra area, può dare soluzioni a tutti i problemi: Pound, Gentile, Auriti, Mordini, Cardini, Veneziani, tanto per fare dei nomi a cui attingere idee; gli altri non hanno questo patrimonio; è assurdo rinunciare. Il problema del leader, non si pone nemmeno. Il MSI aveva Almirante ma anche Michelini, De Marsanich, Rauti, Di Crollalanza, Romualdi, Tedeschi, Baghino, Pisano’ ecc, in passato, tutti all’altezza di un ruolo guida. Oggi, nell’area, abbiamo Meloni, Storace, Fiore, Tilgher, Romagnoli, e ci sono anche altri; un ruolo costruttivo, culturale, di valori, possono averlo benissimo anche Marcello Veneziani, De Turris, ecc. ecc. ciascuno e’ all’altezza come leader. Saranno congressi a eleggere un leader, se quello eletto sbaglia. Il PD ha cambiato diversi segretari negli anni; noi abbiamo un bagaglio ideale immenso e non ci proviamo nemmeno? E’ un dovere di tutti noi provarci !!
Condivido, anzi io avrei anche un nome per un eventuale lista unica….. “MOVIMENTO SOCIALE EUROPEO” …che dici?
Il nome di partito già esiste ed unisce tutti! Movimento Sociale Italiano!
Apprezzo il pensiero di Di Stefano. permetteteci il lusso (o meglio il diritto) di non rinnegare