Il deputato di Fratelli d’Italia, Massimo Corsaro, ha scritto un pezzo su “Destra.it”, “Per farla finita con puri e duri prefiche trombati intellettuali d’oggi e idioti di domani”, dicendo a chiare lettere che “puri e duri, prefiche, trombati e intellettuali” gli “hanno rotto il cazzo”. Descrive gli atteggiamenti, ma mancano i nomi.
Meno ‘politicamente corretto’ di Massimo, li elenco io…
“Ci sono quelli che hanno calcolato di ambire a ruoli di governo o sottogoverno restando in scia ad Alfano e Lupi, ed oggi lamentano il mancato rispetto dei patti elettorali nelle preferenze europee all’interno del Ncd”: Andrea Augello;
“…quelli che hanno pensato che l’ombrello di Berlusconi fosse eterno, salvo scoprire che il re é nudo e che i cortigiani superstiti a tutto pensano salvo che lasciare qualche avanzo di cucina agli sguatteri che provengono dalle fogne sdoganate”: Maurizio Gasparri;
“…chi correva contro il satrapo perché voleva le ancelle “solo in orizzontale”, e poi s’é sdraiata come d’incanto”: Daniela Santanchè;
“…il giornalista di partito, che privato di ogni punto di riferimento capace di garantire una direzione, riscopre la purezza fanciullesca per dire che tutti hanno l’animo corrotto”: Marcello De Angelis;
“…l’ex tribuno del popolo, che ci contestava il pantone del simbolo per delegittimare la nostra credibilità, fino a 2 ore prima di rilasciare alle agenzie l’annuncio della ritrovata folgorazione sulla via di Arcore”: Francesco Storace;
“…i cantori, che hanno floridamente attinto all’emotività di gente troppo a lungo emarginata, che si sentono defraudati del ruolo di interpreti ufficiali del disagio e quindi rimpiangono i tempi bui maledicendo quanti hanno portato una comunità ad assumere responsabilità impensate”: un solo nome-simbolo non basterebbe;
“…l’intellettuale d’area, che ci elargisce lezioni settimanali dalla carta stampata, che però rifiuta di sporcarsi le mani direttamente perché questo potrebbe indurre l’Editore a privarsi della sua ben remunerata collaborazione”: Marcello Veneziani.