A proposito di alcune recenti inchieste, mi torna in mente la categoria del “giornalista poliziotto”, coniata dal sociologo e filosofo Pierre-Andrè Taguieff: “Non discute, denuncia, bracca, mette in condizioni di non nuocere quelli che designa come criminali e nemici”.

E per farlo utilizza “la diffamazione dolce e diluita, la denuncia virtuosa, la delazione benpensante”.

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