Gianfranco Fini ha l’ambizione di fare l’allenatore, sostituendo la panchina dei giardinetti, che gli spetterebbe di diritto dopo i fallimenti inanellati, con quella di una squadra che vorrebbe schierare nuovamente a destra, visto il fallimentare modulo centrista che gli é costato la retrocessione.
Mi permetto di suggerire la formazione ideale, un 4-4-2:
Portiere (nel palazzo di Montecarlo): Giancarlo Tulliani;
Difensori: gli avvocati Giulia Bongiorno e Giuseppe Consolo (sempre al suo fianco nelle apposite aule), Enzo Raisi (per tutelarlo si è scontrato coi coriacei ‘gabbiani’ di Colle Oppio) e Roberto Menia (impavido nel far credere l’esistenza di Fli sul territorio);
Centrocampisti: Italo Bocchino e Flavia Perina (pronti a tessere fitte trame giornalistiche), affiancati da Salvatore Tatarella (per cincischiare ed addormentare il gioco) e Daniele Toto (abile nel volare sulla fascia);
Attaccanti: Fabio Granata (appassionato di ambiente e diritti civili, eviterà di trovarsi ‘fuorigioco’) e Filippo Rossi (le spara talmente forti che darà filo da torcere agli avversari).
Il mister, impeccabile in abito grigio e cravatta rosa, siederà affianco al presidente, Luciano Gaucci, che metterà a disposizione uno dei suoi ex appartamenti per la sede sociale.