Mentre il presidente Trump annuncia la sospensione dei finanziamenti all’Oms (accusata di aver tardato l’allarme per la pandemia nascondendo le responsabilità della Cina), il “Washington Post” ricorda l’allarme – lanciato dall’ambasciata americana in Cina (gennaio-marzo 2018) – per inadeguata sicurezza del laboratorio di Wuhan che studiava i coronavirus dei pipistrelli: “…il lavoro del laboratorio sui Coronavirus di pipistrello e la loro potenziale trasmissione umana rappresentano il rischio di una nuova pandemia simile alla Sars”… “una ricerca importante ma anche pericolosa
La rivista scientifica “Nature” – nel novembre 2015 – titolava “il virus del pipistrello ingegnerizzato stimola il dibattito sulla ricerca rischiosa”
Nel novembre 2017, i ricercatori cinesi (capo progetto Shi Zhengli) avevano già pubblicato ricerche per dimostrare che i pipistrelli ‘a ferro di cavallo’, raccolti in una grotta nella provincia dello Yunnan, erano molto probabilmente dalla stessa popolazione di quelli che avevano generato il Coronavirus Sars nel 2003.
I ricercatori hanno anche dimostrato che vari Coronavirus simili alla Sars possono interagire col recettore umano identificato per la Sars: quindi, dai pipistrelli possono essere trasmessi all’uomo e causare malattie simili alla Sars.
Tranquilli… gli scienziati italiani hanno già spiegato che il Covid-19 è una variante nuova, biologica e naturale. Ciò nonostante, il gioco cinese del “Piccolo Virologo” non mi piace niente niente…