Non si può attribuire particolare valore ai sondaggi d’opinione, ma un dato che emerge da quello realizzato da “Termometro politico” sulle sanzioni contro la Russia va considerato: oltre il 52% si dichiara, con diverse sfumature, “sovranista”.
Termine attualmente bandito dal dibattito politico perché attribuito impropriamente alla Lega di Salvini, e quindi fortemente negativizzato, e anche per questo motivo trascurato da chi avrebbe maggior titolo per rivendicarlo.
Queste elevata percentuale di persone che non indugiano nel richiamarsi ad un sovranismo italiano, al di là di quella che sarà la loro preferenza elettorale, rappresentano un patrimonio da considerare, perché, oltre una semplice enunciazione di principio per orgoglio nazionale, è necessario riempire di contenuti un temine che altrimenti resta espulso dal dibattito politico.