Ho istintiva simpatia per i magistrati Grasso e Dambruoso (assai meno per Ingroia…), che si candideranno col Pd e con la Lista per l’Italia, e qualche certezza sulle loro capacità professionali. Peraltro, non mi scandalizza che un cittadino, anche se magistrato, decida di candidarsi al Parlamento. Mi preoccupa, invece, questa anomala corsa dei partiti a svuotare uno dei poteri dello Stato (a volte dei suoi pezzi migliori, in piena attività) quasi a volersi accreditare, sic et simpliciter, come la politica pulita..