Il ‘caso oScurati’ ha destato le coscienze più sensibili alla sirena antifascista e, pur di farsi notare nel dibattito nazionale, sono stati rispolverati vaghi ricordi scolastici, fino a definire “un’azione militare” il vile agguato del commando comunista dei Gap contro il filosofo Giovanni Gentile.
Gentile, filosofo, docente universitario, accademico d’Italia, fondatore della enciclopedia Treccani, autore della riforma della scuola, che aveva rinunciato alla scorta, fu intercettato in auto, mentre rientrava a casa, da due giovani partigiani coi libri sotto braccio, affinché potesse supporre che fossero studenti. Perciò, abbassò il finestrino e fu crivellato dalle pallottole. Un’esecuzione più che un’azione militare. Omicidio, peraltro, disapprovato dal Cln toscano. Tranne, ovviamente, il Partito comunista, che rivendicò lo spietato omicidio.