Otto von Bismarck definiva la politica come l’arte del possibile. Alcuni lo hanno preso esageratamente in parola, ritenendo sia ‘possibile’ cambiare idea senza tregua. La polemica sulle preferenze mi riporta alla mente Ignazio La Russa, oggi difensore della libertà di scelta dell’elettore, che nel 2008 giustificava il Porcellum per «offrire ai partiti la possibilità di difendere la propria classe dirigente, e a volte con le preferenze si mandano a rappresentare i partiti persone non sempre adeguate» (sul quotidiano “Europa”, 19 luglio). A furia di trottolare, gli sarà mai venuto il desiderio di concedersi almeno un giro di riposo???