Gli insulti, gli sberleffi, gli sfotto’, piú degni dello stadio Olimpico che di Palazzo Chigi, rievocano una certa cultura prevaricante nei confronti degli ‘sconfitti’ che la storia italiana ci ha giá mostrato… Con le debite proporzioni e lungi dal fare paragoni impropri, queste scene fanno tornare alla mente lo scempio dei cadaveri di Benito Mussolini e Claretta Petacci appesi in piazzale Loreto a testa in giú ed oltraggiati oppure la mattanza nel 1945, dopo la fine della guerra, nei confronti dei fascisti, veri o presunti; il terrore impresso nei volti delle ausiliarie della Repubblica Sociale Italiana rapate a zero e trascinate per strada per esporle al pubblico ludibrio oppure le angherie che i profughi istriani subirono quando, cacciati dalle loro terre e privati dei loro beni, vennero sputati ed insultati perchè considerati nemici in fuga dal paradiso comunista.