Tra i risultati di un recente sondaggio d’opinione, realizzato da “Termometro politico”, era emerso che oltre il 52% degli intervistati si dichiarava, con diverse sfumature, “sovranista”. Un termine troppo spesso bandito dal dibattito politico e fortemente negativizzato dall’uso che ne hanno sempre fatto le sinistre di qualsiasi sfumatura.
Concetto che, grazie alla nuova denominazione di Ministero della Sovranità alimentare, entra nel lessico dello Stato e non sarà più una parolaccia, ma un concetto culturale, richiamando una politica che ha a cuore l’interesse nazionale e che pone l’Identità come fondamento della Sovranità.
Le continue cessioni di Sovranità ad enti sovrannazionali non hanno mai perseguito l’interesse della Nazione e hanno allontanato il popolo dai governanti, che ormai decidono ben poco senza l’avvallo dell’Unione Europea.
Il Sovranismo Italiano non può restare una semplice enunciazione di principio per orgoglio nazionale, ma deve essere riempito di contenuti e di progettualità per evitare che venga espulso definitivamente dal dibattito politico.