Confesso che non avrei avuto bisogno di Antonio Pennacchi per sapere che “paragonare Berlusconi a Mussolini” rappresenta “un’offesa al Duce”. Peraltro, lo scrittore, vincitore del Premio Strega 2010 con “Canale Mussolini”, è da sempre definito un ‘fasciocomunista’, come il titolo di un suo libro, perciò mi è simpatico al 50%…
La sorpresa, invece, è arrivata da quegli ‘ex missini’, oggi al fianco del capriolatore Gianfry, che hanno esaltato, divertiti e compiaciuti, la battuta di Pennacchi. Smemorati come sono, oltre il loro passato politico, hanno dimenticato che il loro attuale leader, un tempo fautore del “Fascismo del 2000” e convinto tifoso di Benito quale “più grande statista del ‘900”, ora recita la parte del buon antifascista, fino a diventare fervente e ritardatario ammiratore della resistenza. Il tutto alimentato e ben nutrito, oltre che da un arrivismo incommensurabile, da un cieco fervore antiberlusconiano, che ha poco di politico e tanto di personalfamilistico. Insomma, un pentito alla moda, non certo disinteressato, su tutti i fronti… Auguro ai ‘futuribili finiani’ lunga vita a Silvio, almeno resterà al Fli un briciolo di ragione sociale, il tanto da giustificare qualche candidatura e forse qualche elezione…
vignetta di Alfio Krancic