Non c’è pace per la fiamma in Alleanza Nazionale. Il simbolo inserito nel suo logo è nuovamente in discussione. Nel 1998 il momento peggiore, quando nel Congresso di Verona un manipolo di frettolosi pompieri cercò di farla sparire per sempre, sostituendola con un piccolo insetto, ma la coccinella non ebbe fortuna. Durante l’ultima Direzione nazionale si è riparlato del suo spegnimento: nell’imminente campagna elettorale serve spazio per il nome di Fini. I ‘nostalgici’ si tranquillizzino, la discussione è durata poco: il massimo consentito sarà una riduzione delle sue dimensioni. Sarà stata un’astuta valutazione di marketing elettorale o un sincero richiamo alla continuità – spesso messa in discussione da devianze poco apprezzate dalla base – con il Movimento Sociale Italiano? Parafrasando, sarà un inaspettato ritorno alla “casa del padre”?
Nell’era dell’antinomia tra deliri da partito unico e ritorno al proporzionale, il richiamo alle origini pare testimoniato anche dai temi della prossima conferenza programmatica, tipici della destra e fin troppo trascurati: identità nazionale, sicurezza, difesa della vita e della famiglia, lotta all’immigrazione clandestina e alla droga, sostegno del made in Italy. Un rilancio di temi che la fiamma ha sempre simboleggiato e che tornano in auge proprio quando alcuni padri fondatori di AN hanno già abbandonato il partito e nella periferia i primi a scappare dalla barca che parrebbe affondare sono i roditori ex-scudocrociato. Addirittura, anche tra coloro che non c‘erano – quelli che mai l’hanno tenuta accesa negli anni in cui dirsi missino non faceva tendenza, anzi… – si annidano gli innamorati a scoppio ritardato: a sua difesa invocano identità e storia alle quali non si può rinunciare.
Si affaccia l’occasione per rinvigorire con orgoglio la fiamma, simbolo nel quale donne e uomini di tante generazioni hanno riposto fiducia, credendo nei valori da essa rappresentati. Attizzarla per dare valore al senso di appartenenza, sentimento fondante di una politica aggregante per una vasta comunità che stenta a ritrovarsi nella versione politicamente corretta di AN. Riportando alla memoria dei dolosamente distratti chi l’aveva eletta a simbolo. Un Movimento caratterizzato da un intenso spirito militante (da dieci anni devastato dal virus dei circoli), fortificato dal collante dell’appartenenza, presente sul territorio come soggetto attivo e protagonista della politica; Sociale perché sensibile ai problemi del popolo e nemico del potere illimitato del mercato; Italiano perché legato alle proprie tradizioni, alla propria identità, al senso della Nazione. Alleanza Nazionale, nonostante il bagno purificatore di Fiuggi, può riaccendere la fiamma tricolore e diventare, senza nostalgie e pentimenti, il movimento sociale degli italiani.