Il maestro Alberto Manzi diceva «non è mai troppo tardi». Ammesso, aggiungo io, che ci sia tempo per rimediare…
Finalmente, anche Storace ha pubblicamente riconosciuto che «Fini ha distrutto la storia di una comunità»… Dotato di memoria storica e di precise convinzioni sul ‘bagno purificatore’, mi è sorto un atroce dubbio. Non sarà che la prima mina della distruzione fu ben posizionata nel 1995 a Fiuggi, grazie ad una pletora di complici ‘distratti’? Sin da allora, l’esagerato ed ingiustificato culto della personalità che i ‘colonnelli’ coltivavano da anni, l’acquiescenza che i dirigenti di partito, nazionali e periferici, dimostravano nei confronti di qualsiasi scelta del ‘capriolatore’, la latitanza di una coscienza critica e disinteressata come quella sempre rappresentata a destra dal mondo giovanile, hanno confezionato gli ingredienti della miscela che ha facilmente alimentato nella sua mente (il terreno è fertile…) l’idea dell’uno che pensa per tutti e pensa bene. Un Gianfry in perfetta linea col motto del ‘camerata’ Amedeo Nazzari: «chi non beve con me, peste lo colga». Infatti, la comunità citata da Storace è in piena epidemia!!!