Archiviato l’anacronistico “sabato antifascista” e la consueta “guerriglia anarchica”, i ‘destri’ (o giù di lì) ci risparmino la ridicola (e fasulla) litania “i veri fascisti sono loro”.
Così facendo dimostrano che i ‘sinistri’, oltre ad aver vinto la ‘guerra delle parole’, sono riusciti, con un profondo condizionamento culturale, anche ad imporre il proprio vocabolario nel fronte opposto.
Così da veicolare il termine “fascista” come sinonimo di violento, razzista, aggressivo, brutto, cattivo, sporco, puzzolente, maleducato et similia. Almeno gli “antiantifa” si distinguano, offrendo migliori capacità di ragionamento e di espressione.