Semanticamente la carica attribuita ad Alfano mi preoccupa… Nomina sunt consequentia rerum. Pidiellini di destra meditate!!!
A proposito di Pdl, Marcello Veneziani ha suggerito una “confederazione tra liberali, cattolici e destra”, auspicando quindi l’unione tra tre soggetti politici per “rilanciare un grande progetto politico, culturale e civile” (Il Giornale, 1 giugno 2011). Post berlusconiano, aggiungo io. Proposta che ha suscitato l’attenzione e l’entusiasmo della base proveniente da Alleanza nazionale, ed il silenzio ‘forzato’ della dirigenza, attenta a difendere le rendite di posizione detenute, più o meno meritatamente, in un partito esclusivamente di nominati. Incurante che “vi è qualcosa nella vita oltre il fine individuale e il mondo della realtà non si circoscrive alle cose che cadono sotto i nostri sensi o soddisfano i nostri bisogni materiali” (Carlo Costamagna).
Più modestamente, ho scritto di “Araba fenice”, ma andavo nella stessa direzione. Negli ultimi vent’anni, la comunità politica che detiene l’azionariato dei ‘voti destrorsi’ ha brillato per inerzia, vittima della ‘finite acuta’. Ha subito lo scioglimento del Msi con le lacrime agli occhi senza opporre resistenza ed ha visto An traghettata nel Pdl senza batter ciglio, mugugnando solo nei corridoi e sbandierando successivamente il più classico dei “io l’avevo detto”. La paventata implosione del Pdl sarà l’occasione per un risveglio fattivo e propositivo, foriero di un futuro diverso per una comunità politica che è stata artatamente dispersa in mille rivoli???