Se per “sostituzione etnica” il ministro Lollobrigida intendeva dire che più di qualcuno a sinistra intende risolvere il problema del calo demografico in Italia con l’immigrazione, regolare o irregolare che sia, invece che attuare politiche di sostegno alla famiglia e alla genitorialità, questa volta sono d’accordo con lui.
Si tratta di un’espressione infelice per affermare un concetto giusto?
Lascio il verdetto ai dotti vincitori della ‘guerra delle parole’ che, di volta in volta, decidono cosa si può o non si può dire, e quale significato attribuire alle parole, distribuendo, con una facilità encomiabile, strumentali patenti di razzismo, e non solo.