Pur apprezzando lo sforzo della Rai, le “milizie del maresciallo Tito” di Amadeus, responsabili dell’ “eccidio di migliaia di connazionali gettati nelle foibe”, lasciano l’amaro in bocca e confermano che su questa lontana vicenda vige ancora il divieto (una sorta di ‘pudore’ verso l’élite intellettuale nazionale, che da lì proviene) sull’appartenenza ideologica dei responsabili.
Perciò, ribadirlo non sembri ripetitivo: i partigiani slavi di Tito (quelli con la stella rossa nel berretto) erano comunisti, come i sodali italiani che combattevano al loro fianco nel confine orientale.
Amadeus ha esaltato il valore della Verità, ma, date le premesse, il cammino per raggiungerla è ancora lungo…