Una lettura estiva illuminante. Qualche volta non é necessario provare ad ordinare i propri pensieri, sopratutto quando si possono esprimere compiutamente con le parole di una persona al di sopra di ogni sospetto: «…giá allora s’intuiva che Fini aveva lo sguardo rivolto al futuro, come diceva lui. E non voleva piú saperne del fascismo, della Repubblica sociale, della guerra civile, dei morti ammazzati. Guardare al futuro é cosa buona. Ma quale futuro si puó costruire senza aver cura del proprio passato? Mi auguravo che Fini evitasse questo errore. Non esiste una storia lontana e senza piú importanza. La storia ritorna sempre. E pone problemi a tutti. …la destra dovrá cercarsela da sola la veritá. É una luce di cui ha bisogno. Per non sparire davvero …come nel film di Wajda (“Katyn”), le famiglie dei fascisti uccisi non ebbero piú un partito che potesse difenderle. E fosse tanto generoso da parlare con loro e di loro.» (“Carta straccia” di Giampaolo Pansa)
Il monito che deriva da queste parole é solo uno degli effetti disastrosi che una classe dirigente imbelle, vigliacca ed ingorda ha causato con le sue dissenate scelte politiche. Non sará facile rimediare ai danni commessi in questi ultimi anni, ma é dovere di chi ha fatto parte di quella gloriosa Comunitá politica e non ha rinnegato, farsi carico del futuro avendo cura del proprio passato. Provandoci…