Ma sì, ricomincio da Andrea. Ha diciassette anni, occhiali spessi, fisico sportivo da pallanuotista, come suo fratello, un’intelligenza viva, studia, incredibile legge e tanto. Si informa di tutto. Segue ogni cosa, dai tg allo sport. È mio nipote. Studia al liceo classico di Latina. Un fenomeno. Un giorno, non aveva ancora dieci anni, mi dice, perché a scuola non parlano mai della storia di Latina/Littoria? E così iniziò il suo percorso di crescita. evidente che la sua curiosità fosse qualcosa di più. Addirittura la maestra si lamentava con mia sorella, che questo bimbo fosse troppo vispo, la contestasse in continuazione, facesse dei veri comizi in classe e, orrore, fuori nel cortile.
Ricomincio da Andrea, per farla finita definitivamente, con i “destri” vari, tutti nessuno escluso. Sì con quelli che, dopo aver guidato la cupola che ha s-governato la cosiddetta destra, fallendo miseramente, ora si fanno promotori della sua rinascita. Ah ah ah, incredibile se non fosse vero. Drammaticamente vero. Ma vi rendete conto? Dicono anche che il problema non è di essere più o meno giovani. E certo. Sono tutti tra i cinquanta e gli ottanta. Ed io tra loro. Dice, ma tu che vuoi? Mah, negli anni settanta, al Federale Finestra, uomo tutto di un pezzo, gli dissi, Federa’ si deve mettere da parte, lei ha cinquanta anni, Io venti. Così eravamo. Appunto eravamo. Mio nonno, invece, nei primi anni 30, lui nato nel 1902, diventò podesta’, prima di Monte San Biagio poi di Fondi, nella neonata provincia di Littoria. Ed erano tutti giovanissimi come lui, dovunque in Italia alla guida delle nuove amministrazioni locali. Ecco, si può ancora sognare? Se si può, ricomincio da Andrea. Perché sono consapevole, che ci vorrà tempo, tanto tempo, tantissimo tempo. Ed allora se si vuole “veramente” contribuire, bisognerà ricominciare dai tantissimi Andrea, figli o nipoti, che ognuno di noi ha in casa.
I miei amici, “tabulati rasati” dagli elettori, devono capire che è finita, per loro come per me. Sono stati al potere, quello vero, per diciannove anni, come il Ventennio che fu. Ma quelli fecero e molto. Risultato invece, del nostro passaggio? Tracce riconoscibili? Il nulla del nulla. Fallimento completo su tutta linea. Verità incontrovertibile.
Ed allora, un consiglio ve lo do io, telefonate ad Andrea, mio nipote, lui sa cosa fare, vi dirà come fare. Ma chiamate anche i vostri di “Andrea”, mi raccomando solo che siano al di sotto dei diciassette anni. Il domani appartiene a noi?!?! I miei amici? Se non seguiranno questo consiglio, una risata li seppellirà….definitivamente.
Ferdinando Parisella
(da “Barbadillo” – 3 agosto 2013)