Stanno recuperando le bandiere rosse dal ripostiglio della storia dove erano finite, stanno spolverando falce e martello simbolo di odio di classe e dei gulag, stanno imparando a memoria slogan di rancore e di feroce contrapposizione. Così si apprestano a celebrare, dopo 67 anni dalla fine della guerra, la storia a senso unico, brandita come strumento di lotta politica.
Il 25 aprile evoca una vittoria nazionale che non ci fu, un conflitto che gli stranieri vinsero per conto degli italiani, impegnati in una sangunosa guerra fratricida, un umiliante trattato di pace, l’infamia dell’8 settembre che generò il ‘to badogliate’ come sinonimo di tradimento, una manichea suddivisione tra buoni e cattivi.
Il 25 aprile è anche queste orribili e vergognose immagini di Piazzale Loreto. Su questo periodo di storia urge ritrovare la memoria, che non potrà mai essere condivisa, ma almeno accettata e rispettata reciprocamente, convinti che anche i ‘vinti’ meritino di non essere dimenticati.
A loro le bandiere rosse per festeggiare, a noi i tricolori per ricordare!!!