Per commentare un ben noto giornalismo progressista e democratico, sono sufficienti (e totalmente condivisibili) le parole di Andrea Colombo, ex militante di Potere Operaio ed ex giornalista di Liberazione e del Manifesto: «Repubblica titola: “Lollobrigida assume come portavoce il nipote dell’ideologo del terrorismo nero”. Allude al nipote di Paolo Signorelli. In questo strillo indignato ci sono tre svarioni di cui ogni persona normale dovrebbe vergognarsi ma purtroppo il 90% degli antifa normale non è. Primo: da quando le colpe dei nonni o degli zii ricadono sui nipoti?
Secondo: Paolo Signorelli ha passato nove anni in carcere, un record, per poi essere assolto. Alla memoria e agli eredi lo Stato democratico dovrebbe solo chiedere scusa. Terzo: essendo stato sempre assolto è discutibile definire Signorelli “ideologo del terrorismo nero”. Mi fanno schifo e non dico tanto per dire».