Piccoli politici crescono. Un partito, che si caratterizza per il nome e si gloria spesso della sua specificità culturale, non avendo la forza organizzativa per presentarsi alle regionali in Sardegna non sarà presente sulla scheda che verrà sottoposta agli elettori isolani. Ma considerandosi offeso per «un botta e risposta a mezzo stampa» con Ignazio La Russa, ha deciso, evidente immemore degli incontri che a livello nazionale si stanno organizzando per colmare la diaspora di un’intera comunità politica, di sostenere ufficialmente, con tanto di comunicato alla stampa, il candidato (definito con sprezzo del ridicolo «super partes») di un altro partito, che a quel nome ed a quella specificità culturale mai si è richiamato.
Parrebbe un nobile atto di generosità politica giustificato con «la disponibilità che in passato ha sempre dimostrato verso il nostro Partito», ma poi si affretta a chiarire, a scanso di equivoci per il futuro, che la scelta «non pregiudica i rapporti, peraltro ottimi, coi candidati di Fratelli d’Italia».
Se non fosse il comunicato stampa ufficiale del Direttivo provinciale cagliaritano di questo partito ‘neotafazista’ potrebbe far degnamente parte del copione di un film di Totò…