Hanno chiuso la campagna elettorale come l’avevano iniziata, sparandole grosse… Il Cavaliere – sempre prodigo di “ipotesi di scuola”, così le definisce quando non è sicuro che siano realizzabili – nelle ultime ore ha estratto dal cilindro l’abolizione del bollo auto e – come presidente del Milan – il probabile acquisto di Ronaldinho.
Ma Uolter non è stato da meno schierando Francesco Totti e Roberto Benigni, degustando un caffè al bar con George Clooney, nonché tranquillizzando i suoi potenziali elettori con una confessione strappalacrime – seppure non inedita – sul suo rapporto col comunismo: “Ero nella Fgci (organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano, ndf) ma non ero comunista”. Perché trascurare che nel 1976 è stato anche consigliere comunale del Pci a Roma, ‘ma anche’ eletto parlamentare del Pci (1987), ‘ma anche’ componente del Comitato centrale del Pci (1988), ‘ma anche’ direttore del quotidiano del Pci “L’Unità” (1992).
Che dire… disegna bene Alfio Krancic.
Faber
meno male che qualcuno ricorda anche le boiate di Veltroni…
Veltroni: “Ero nella Fgci ma non ero comunista”.
Fini: “Ero nel FdG ma non ero fascista”
…qualcosa non torna….
…o forse, a pensarci bene, torna proprio tutto….
Un abbraccio cameratesco .
A presto.
http://radiciprofonde.blogspot.com
ma… infatti anche il mio non è stato il cosiddetto voto utile
Esatto Faber.
Come hai letto da me tutti e due senza meta ma in direzioni opposte
Che schifo!!